Vaccino anti Covid-19: può essere obbligatorio in azienda?

A fronte della campagna di vaccinazione anti Covid-19 attualmente in corso, i datori di lavoro come devono procedere? Per saperlo è utile leggere alcune informazioni fornite dal Working Paper di SALUS in collaborazione con INAIL

È possibile licenziare il lavoratore che rifiuta la vaccinazione contro Covid-19?

Lo studio di SALUS in collaborazione con INAIL tenta di ricostruire il quadro normativo e giuridico di riferimento, indagando l’esistenza o meno dell’obbligo di vaccinazione per i lavoratori e le relative conseguenze giuridiche in caso di rifiuto.

Di fondamentale importanza in questa prospettiva, anche a fronte di quanto disposto dall’art. 279 del D.lgs. n. 81/2008, appare la dialettica intervenuta sulla qualificazione del rischio di contagio a fronte della diffusione del Covid-19 (“generico” per gli ambienti di lavoro non sanitari e “specifico” per gli ambienti di lavoro sanitari).

Nonostante la mancanza di una previsione che obbliga il lavoratore a vaccinarsi all’interno della normativa emergenziale, non può essere trascurata la funzione della figura del medico competente di “consulente globale” del datore di lavoro e di raccordo con il Sistema Sanitario Nazionale/Locale.

Questa figura assume un ruolo rilevante in merito all’eventuale giudizio di inidoneità (anche parziale e/o temporanea) del lavoratore che rifiuta la vaccinazione, dinamica che potrebbe evocare l’istituto del licenziamento.

Tuttavia, in mancanza di un obbligo specifico di vaccinazione ex lege, tale soluzione potrebbe risultare assimilabile ad un percorso ad ostacoli e di dubbia legittimità.

Di seguito sono quindi riportati i punti essenziali del paper:

  • Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge (art. 32 Cost.).
  • Il rischio da Covid-19, negli ambienti di lavoro non sanitari, si caratterizza per essere un rischio biologico generico (e non specifico) di origine esogena all’organizzazione dell’impresa.
  • Il medico competente, valutate le altre misure di sicurezza e le peculiarità organizzative del lavoro, potrebbe emettere giudizi di idoneità parziale e/o inidoneità temporanee per i lavoratori che rifiutano la vaccinazione solo ad alcune condizioni.
  • Un intervento delle parti sociali, modificando il Protocollo 24 aprile 2020, potrebbe rendere operativo ex lege un obbligo per via del rinvio operato dall’art. 29-bis del d.l. n. 23/2020.

Per saperne di più sull’obbligo di vaccinazione anti Covid-19 per i propri dipendenti scrivi a Carlotta Tronconi, carlotta.tronconi@millergroup.it, Partner & Safety Consultant di Miller Group.

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