Il Temporary Innovation Manager: la soluzione per digitalizzare e innovare la PMI

Temporary Innovation Manager (TIM): la figura che porta innovazione in azienda.

Il processo di rinnovamento tecnologico tipico di questi anni, lo sviluppo di un mercato sempre più globalizzato e alle prese con le sfide dell’innovazione richiedono figure professionali sempre più specializzate all’interno delle piccole e medie imprese, figure in grado di accompagnarle in un percorso di crescita interna e di competitività sempre più internazionale. In questo contesto sono sempre di più le PMI che ricorrono a figure manageriali in grado di incrementare i processi produttivi e organizzativi, rispondere alle esigenze di innovazione e digitalizzazione e promuovere la crescita attraverso la diffusione del pensiero digital transformation. 

La chiave per rimanere competitivi nel mercato Industry 4.0 è avviare processi di trasformazione digitale basati sull’identificazione degli obiettivi e dei mezzi di innovazione. In questo contesto sempre più richiesta da parte delle aziende è la figura del TIM, un profilo che rispetto al classico temporary manager full time risulta meno impattante in termini di tempi e costi.

Il TIM è una figura manageriale altamente qualificata e motivata, alla quale viene affidata temporaneamente la gestione della crescita o dell’innovazione aziendale, con obiettivi specifici da raggiungere in un determinato periodo di tempo. Il suo compito è trasformare le idee dell’imprenditore in soluzioni concrete, muovendosi verso un percorso di innovazione e di trasformazione digitale.

Si tratta di una soluzione ideale per le PMI che possono in tal modo portare in casa competenze di alto livello, non altrimenti disponibili, a costi accessibili, con il risultato di accrescere le capacità delle persone già operanti in azienda e che, alla fine dell’intervento, saranno in grado di fare le stesse cose meglio di prima oppure di nuove.

Perché scegliere un Temporary Innovation Manager (TIM)?

Il TIM ha forti abilità di gestione di processi e organizzazione aziendale con cui ottimizzare le attività d’impresa volte all’innovazione. È una figura chiave in grado di coltivare idee, segmentarle e trasformarle in opportunità di business, accompagnando l’azienda verso un’innovazione su misura.

Il TIM ha forti abilità di gestione di processi e organizzazione aziendale con cui ottimizzare le attività d’impresa volte all’innovazione. È una figura chiave in grado di coltivare idee, segmentarle e trasformarle in opportunità di business, accompagnando l’azienda verso un’innovazione su misura.

Orientato ai big data, cloud computing, al marketing automation ed altri aspetti delle Information Technology, ha esperienza nell’analisi e ridefinizione del sistema organizzativo ed è la miglior guida verso l’apertura al cambiamento. Stimola soluzioni inerenti alla trasformazione digitale ed al consolidamento del processo di progettazione dell’innovazione.

Secondo indagini svolte nei principali Paesi europei le principali motivazioni per cui le aziende ricorrono ad una soluzione di TIM sono:

  • Flessibilità: specie per quanto concerne la possibilità di disporre di competenze di alto livello, senza alcun appesantimento dei costi fissi di lungo periodo;
  • Velocità nell’avviare il progetto: nella norma, in meno di due settimane è possibile far entrare il manager in azienda;
  • Qualità del manager e della soluzione complessiva
  • Efficacia nel raggiungimento della soluzione ottimale al problema posto
  • Operatività immediata, derivante dal livello di seniority dei manager impiegati e dal loro tendenziale sovradimensionamento
  • Motivazione dei manager, fortemente orientati allo specifico progetto
  • Nessuna complicazione ed onere legato al termine dell’incarico
  • Efficienza in termini di costi

Le indagini evidenziano poi, da parte delle organizzazioni, le seguenti aspettative:

  • L’esigenza di un servizio più che quella di un manager solo: questa esigenza viene manifestata con maggior frequenza dalle PMI che esprimono il bisogno di essere guidate e accompagnate, in forme più o meno intense, durante tutta la vita di un progetto
  • Un manager di esperienza che sappia essere anche operativo e un realizzatore
  • Un manager che sappia integrarsi operativamente con il gruppo alla guida dell’azienda, senza mai scendere ad un eccessivo livello di familiarizzazione e omologazione con lo stesso
  • Direttamente legato al punto precedente: un manager intellettualmente indipendente, poco propenso alla “politica” e a fare gruppo per difendere la propria posizione o i propri interessi, e dotato di forte senso dell’obiettività.

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